Di questo viaggio, conservo meravigliosi ricordi, frutto di intense emozioni e di ingenuo stupore di fronte alla maestosità della Natura. Un luogo dove è possibile respirare a pieni polmoni l’essenza del Grande Nord, totalmente assorbiti dal suo incredibile fascino, tra orizzonti che entrano nell’Anima, lasciando indelebili tracce.

La Groenlandia, nella lingua nativa Kalaallit Nunaat, Terra degli uomini, Grønland in danese, letteralmente Terra verde, deve il suo secondo e più noto nome al Normanno, Erik il Rosso. Esiliato dalla sua terra nativa, la Norvegia, per crimini, giunse in questo remoto territorio in epoca medioevale, insediandovisi. Sebbene possa sembrare un nome inappropriato per un'enorme isola ricoperta da ghiacci per l'83% del suo territorio, ai tempi di Erik il Rosso, la Groenlandia, complice un clima ben diverso, era una terra verde e molto meno ghiacciata. Posta tra l’oceano Atlantico del Nord e l’oceano Artico, è l’isola non continentale più grande dell’intero pianeta. La sua immensa calotta artica che domina le attuali cartine geografiche, supera nel punto più alto i 3000 mt. di quota, nascondendo sotto il suo manto candido, intere catene di imponenti montagne appena visibili sotto l’enorme coltre di ghiaccio.

Sin dai primissimi istanti, quando comodamente seduti sull’aereo di linea, si sorvola il territorio groenlandese, la visione dagli oblò di quanto sfila sotto di noi, cattura lo sguardo lasciando emergere la netta sensazione, di trovarsi al cospetto di un’ambiente incontaminato. Ma è quando si cammina in prossimità dello costa o si naviga nei fiordi circondati da enormi cattedrali di ghiaccio, che quella sensazione si tramuta in un intensa emozione. I colori della tundra artica, le immense lingue dei ghiacciai che si spingono all’interno dei fiordi, le montagne dalle pareti verticali, solcate da torrenti che, con spettacolari cascate, precipitano direttamente nel mare blu cobalto, gli enormi iceberg con le loro incredibili forme e colori, che lentamente si allontanano per porre fine alla loro effimera esistenza, questo e molto altro ancora, è ciò che queste terre lontane offrono, un mondo di una bellezza selvaggia ed affascinante, ma per questo anche assai fragile e vulnerabile, da tutelare e preservare per le generazioni future.

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