Con una superficie di ben 31.722 kmq e una lunghezza di 636 km, il lago Baikal è considerato una delle Sette meraviglie della Russia. Situato nella Siberia meridionale vicino al confine con la Mongolia, è il lago più antico e profondo del mondo. Le sue linee batimetriche raggiungono la vertiginosa cifra di 1.642 mt di profondità che, abbinata all’enorme estensione, ne fanno il più grande bacino lacustre per volume della terra, rappresentando circa il 23% dell’acqua dolce presente sull’intero pianeta.

La straordinaria natura di questi luoghi e l’anomala quanto ricchissima biodiversità presente nelle acque, sono tra i principali caratteri distintivi di questa remota regione, che dal 1996 è stata posta sotto la tutela dell’UNESCO in quanto patrimonio dell’umanità.

Incredibilmente affascinante in tutte le stagioni, è però nei mesi invernali che il Baikal raggiunge l’apice della bellezza, quando la superficie diventa un’immensa distesa gelata. In questo lasso di tempo, il ghiaccio è l’indiscusso protagonista, con la sua incredibile trasparenza e le infinte forme che può assumere in questo luogo. Le temperature particolarmente rigide, i forti venti, la profondità e le possenti correnti interne, sono gli artefici di un paesaggio che non ha eguali. Un alternanza di ambienti sempre diversi: superficie perfettamente levigata, nera e imperscrutabile, costellata da infinite inclusioni e candide nervature; caotico cumulo di lame taglienti color dell’argento; lunghe creste tormentate che celano profonde fratture dovute alle immense pressioni; ammassi disordinati di frammenti color del cielo, limpidi gioielli dalle forme più bizzarre.

Camminare su questa distesa gelata, è un'esperienza che difficilmente si può dimenticare. Sensazioni contrapposte dominano il nostro essere: da un lato il fascino di un ambiente estremo e al contempo bellissimo, dall'altro la paura e la consapevolezza di essere sospesi su un abisso oscuro, dal quale ci separa solo un sottile strato di ghiaccio che, nella sua apparente staticità, invece vive e si muove, dando continui segnali della sua esistenza con sordi e cupi brontolii, vibrazioni, possenti e profondi boati, che così accrescono a dismisura le nostre emozioni alimentando le paure più recondite. E’ in questi istanti che ci si rende conto della vera natura di questo immenso bacino, e delle forze che ne sono l’essenza e che ne governano l’esistenza stessa.

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